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Bulletman - 01: "BULLETMAN!"

E adesso, vi presentiamo... BULLETMAN, meraviglia scientifica di questa epoca, che con la sua geniale intelligenza e un corpo perfettamente addestrato riesce a superare tutti gli ostacoli nel condurre la sua instancabile battaglia contro le forze del male.

Da Nickel Comics n. 01 Maggio 1940

Storia: B. Parker

Disegni & Chine: J. Smalle

Traduzione: K. Rifurgiato

Lettering & Supervisione: MLC


Percependo che con Capitan Marvel la Fawcett Comics aveva un successo tra le mani, nel 1940 si precipitò con altre quattro testate a qualche mese di distanza l’uno dall’altro per capitalizzare il successo del supereroe giallorosso. Ma la società scoprì presto che lanciare personaggi di successo non era così facile come pensava.

Le quattro testate erano: Slam Bang, con lo scalcinato Diamond Jack; Master Comics, con l’inquietante Master Man; e Nickel Comics, con Bulletman. Ma Fawcett si trovò presto nei guai con questi titoli. Nickel Comics era la metà del prezzo degli altri fumetti, ma offriva solo la metà delle pagine dei suoi rivali. Master Comics era stato lanciato come  un fumetto sovradimensionato in modo che si distinguesse dai suoi concorrenti, ma sia esso che Slam Bang erano pieni di strisce di ‘secondo taglio’ che non riuscivano ad entusiasmare i lettori. 



Così, complice anche la minaccia della National Periodical Publication (la futura Dc Comics) verso Master Man, Fawcett decise di tagliare le perdite e fondere i tre titoli con il settimo numero di Master Comics (ottobre 1940). Nello stesso periodo esce in data non ben precisata, ma probabilmente in contemporanea con il numero 7 di Master Comics, Wow Comics, l'ennesima testata Fawcett, che contiene il vigilante mascherato Mr. Scarlet e Diamond Jack. Ma la sorte di Diamond Jack ha poco spazio, infatti quella su Wow Comics numero 1 sarà la sua ultima apparizione. Wow comics riprenderà con cadenza trimestrale, nell'estate del 1941 senza Diamond Jack, ma con Mr. Scarlet come personaggio di punta.

La nuova versione di Master Comics, godrà infine del successo che l'editore aveva sperato, grazie a Bulletman, e successivamente anche a Captain Marvel Junior (nel numero 22).

L'origine di Bulletman, raccontata in Nickel Comics #1, descrive in dettaglio come Jim Barr tenta di entrare nelle forze di polizia dopo aver visto suo padre, un poliziotto, fucilato dai gangsters. Promettendo di portare avanti la crociata del padre contro il crimine, Barr diventa uno scienziato dedito a “curare"  il desiderio di crimine. Purtroppo, anni in laboratorio lo indeboliscono e, dopo l'inevitabile rifiuto da parte della polizia, sembra che Barr dovrà accontentarsi di una carriera nei laboratori della scientifica. Lavora così ad un nuovo intruglio che aumenta magicamente le sue capacità fisiche e mentali, donandogli un fisico da adone e un'intelligenza ampiamente amplificata. Armato di questo nuovo cervello, crea l'Elmetto Regolatore di Gravità, un copricapo cromato, a forma di proiettile, che gli permette di volare a grande velocità e di respingere magneticamente i proiettili lontano da lui.

Con una camicia rossa aperta in vita, collant gialli e stivali, adatta il suo soprannome “Bullet" Barrper diventare Bulletman. Oltre ad essere in grado di volare, possiede la vista telescopica. 

Fawcett aveva un piccolo esercito di eroi della seconda divisione, come Spy Smasher, Ibis l'InvincibileFreccia d’Oro. Mentre Bulletman non è mai arrivato ai livelli di Capitan Marvel, probabilmente è stato il protagonista tra questi personaggi meno noti.

Il suo scrittore principale era il cavallo da lavoro inventivo di Fawcett, ovvero Otto Binder (pluriosannato scrittore di fantascienza, disputato tra Marvel e Dc fino alla sua morte, nel 1974) e, con l'arte di talenti come Jon Small, Mac Raboy, Dan Barry, Bill Ward e Charles Sultan, la striscia aquisisce un carattere particolarmente interessante.

MASTER MAN

EPISODIO 01: "BULLETMAN!"




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