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Cosa sono i Supereroi?

I mass media oggigiorno ci hanno abituato a conoscerli. Li riconosciamo nei negozi di giocattoli, nelle pubblicità, in televisione, sui giornali. Oggi guardare un tizio col mantello, come se fossimo in un romanzo dell’800, a scalare un palazzo, saltando da un balcone all’altro, arrivando fino al tetto, è un'immagine a cui siamo abituati tutti. Ma anche vedere tizi, sempre con il mantello, che sfrecciano nell’aria come fossero missili. Il tempo ci ha abituato anche a conoscere strani esseri dalle sembianze molto poco umane, ma di forme, geometrie e natura diversa, esseri che hanno poco di umano, ma che collaborano anche loro per combattere le forze del male che altrimenti avrebbero la meglio. Ma...

...COSA SONO I SUPEREROI?

Ho cominciato la mia indagine nel modo più rilassato possibile. Sul divano, sfogliando l’enciclopedia Treccani, cercando il significato della parola Supereroe.

Super” viene usato per indicare qualcosa di eccezionale rispetto all’ordinario.

Eroe” – (dal gr. ἥρως "signore, principe", di etimologia incerta) - Nel suo significato più generale il termine denota chi si leva al disopra degli altri in quanto è potente, forte, di nobile stirpe (Hesych., Gloss., s. v.).

L'alba dell'eroe non appartiene soltanto all'antica Grecia, che ne ha fornito il nome e una ricchissima documentazione, mitica e culturale, ma si trova in tutte le mitologie e risponde al bisogno di concretare nella figura di un essere, che racchiude in sé gli attributi della divinità e dell'umanità, la storia, la vita e le aspirazioni sociali e morali del gruppo umano che l'ha foggiato. L'Eroe porta in sé il duplice concetto di operatore d'imprese gloriose (eroe dell'epopea) e di personaggio sacro e possente, dalla cui tomba irradiano benefici d'ogni sorta sul suo gruppo gentilizio e sociale (eroe nel culto, gr. ἥρως).



Pertanto, per non ricadere nei classici fraintendimenti che oggigiorno tempestano la rete ogni volta che si chiede chi sia stato il Primo Supereroe ad apparire nei fumetti, (ma anche nella letteratura, o anche solo nella cultura nazionale di un popolo) dobbiamo subito fare una precisazione. Dobbiamo stabilire la differenza che c’è tra Eroe e Supereroe. L’Enciclopedia Treccani lo definisce “Persona che per eccezionali virtù di coraggio o abnegazione s'impone all'ammirazione di tutti.”, ma anche wikipedia ci da una definizione, più dozzinale ma carica di riferimenti utili, quando dice che l’eroe è “colui che compie uno straordinario e generoso atto di coraggio, che comporti o possa comportare il consapevole sacrificio di se stesso, allo scopo di proteggere il bene altrui o comune.” Wikipedia tende a specificare che questa etimologia riguarda essenzialmente l’Eroe in chiave moderna.


Nella mitologia classica veniva rappresentato come un essere semidivino, spesso figlio di un mortale e di una dea, a cui una stirpe attribuisce gesta prodigiose. Restando in tema di mitologia, quindi Ettore, Perseo, Giasone e gli argonauti sono degli ‘Eroi’, mentre Eracle e Achille, essendo generati dall’incrocio tra un mortale e un essere divino, sono senz’altro reputati degli Eroi, ma sono anche qualcoS’altro. Sono concettualmente definiti Semidivini. Infatti hanno degli attributi fisici che gli esseri umani comuni non hanno. Ercole ha una forza sovrumana, Achille è invulnerabile e può essere sconfitto solo se colpito sul tallone. Questo perché quando venne immerso da sua madre nel fiume Stige per renderlo immortale, dovette tenerlo per forza dal tallone che divenne il punto debole di Achille. Achille e Ercole sono Oltre l’essere umano. Sono Super.


Certo, parlando degli eroi della mitologia greca il discorso può sembrare facile. Basta guardare il libretto di famiglia del personaggio in questione per capire a quale specie appartiene. Ma ai giorni nostri, il limite tra l’Eroe e il Supereroe è diventato sempre più labile.Per esempio, Tarzan non rientra nel concetto di Supereroe come lo intendiamo noi. Tarzan ha dei doni, come quello di poter dialogare con tutti gli animali della giungla, forza e agilità straordinarie. Non è sicuramente un uomo comune, ma non è un Supereroe, perché non indossa una maschera. Il suo costume è sì distintivo per identificare un personaggio, ma non è un Costume. Non vive una doppia vita in cui deve soccombere inerme anche alle ingiustizie per riscattarle soltanto dopo aver preso possesso della sua maschera. La maschera rende il nostro Eroe un Supereroe.

Pertanto la definizione di Supereroe che sto cercando è quella di “individuo mascherato, forse neanche non terrestre, che si immola comunque ad un ideale terrestre, per un ipotetica ideologia di bene, e attraverso l'ausilio dei suoi poteri.” La maschera è quindi la differenza sostanziale nella mia ricerca. La maschera unita a un costume, un marchio, è ciò che identifica il personaggio in qualsiasi contesto (nel caso di Superman la maschera equivale al  costume). Questo non perchè la maschera debba necessariamente nascondere l’identità del personaggio, ma perché la maschera ne è l’emblema, né è il sangue. Perchè senza la maschera, il Supereroe non potrebbe differenziarsi. Mettiamo quindi Zorro tra gli Supereroi. È un grande spadaccino, il più forte. E sfrutta il suo Potere altruisticamente. La parola Super, eleva a livello esponenziale il suo attributo. Perché il concetto che fa di lui un personaggio ‘positivo’ per chi lo legge, è quello che muove gli eroi di qualsiasi romanzo. In un mondo dove ognuno pensa a sé stesso, il Supereroe mette a disposizione dell’Umanità ciò che ha di più intimo e segreto, i suoi personali e unici poteri, per digestivo della natura. Noi, una razza che forse è l’unica del pianeta a non meritare veramente di essere salvata...

Queste ed altre domande troveranno risposta in questa lunga indagine che vi presenterò ogni mese, io e la mia task force speciale “Esse”. Io sono Alan Hard, Agente Segreto 67, e qui ha inizio la scrupolosa indagine sulla Cronologia dei Supereroi nei fumetti – Progetto: “Nascita del Superuomo”. La prima parte l'ho chiamata: "Prima della caduta del Meteorite", ma abbiamo avuto anche un'accesa discussione interna sul chiamarla A.S. (A.nte S.uperman) per via dell'iconografia cattolica insita. Pertanto abbiamo optato per una più candida versione. 


Ma in particolare, mi raccomando: non parlatene con nessuno! È TOP SECRET!


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