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ANALISI DELL'IMPATTO! - I° Parte

Aggiornamento: 29 mar 2021

And so begins the startling adventures of the most

sensational strip character of all time: Superman! A physical

marvel, a mental wonder, Superman is destined to reshape

the destiny of the world!

—Action Comics #1, June 1938


Jolan Kovacs

Se ci pensate bene, Lex Luthor aveva capito tutto: niente è difficile per Superman. Il suo essere si racchiude in un due parole: Entità Superiore. Tipo che se strisciamo impercettibilmente a terra, Lui ci sente lo stesso.

Così, mentre noi scongiuriamo il

sudore della fatica sui tapis roulant, Lui getta SUV in giro come carta straccia senza perdere manco una gara di sputo contro il campione del mondo. Noi siamo persone normali, semplici, morbide, con i nostri limiti; Lui è incredibilmente bello e con il mascellone meglio di Brad Pitt, la S appiccicata sulla fronte come quando non hai troppo tempo per cambiarti e sei sudaticcio e quindi ti stampi i capelli anche sulle tempie perché non fai una doccia da non ricordi più quando (dopotutto sei Superman, mica ne hai bisogno).

A prescindere dal fatto di essere il primo Supereroe canonizzato dalla Società, Superman resterà comunque ‘diverso’ da tutti i suoi successori’. Diverso da quello che si è fatto Supereroe attraverso le sue creazioni, come Batman. Diverso da chi si è appropriato dei poteri attraverso qualche incidente, come Spider-Man, o da chi ha potenziato le proprie capacità come Iron Man, Il Punitore etc etc. No , le sue incredibili capacità sono semplicemente il suo diritto di nascita, codificato nei geni come quegli strani capelli blu-neri. Superman è ogni classico ragazzino atletico, bello e stupido, che stringe i denti nei parcheggi dei licei mentre sopisce un timido istinto sessuale. Come fa, un personaggio del genere, a resistere indenne da 75 anni?



Lo status di Superman è come quello di un diamante di particolar pregio su scala aziendale, con una licenza di proprietà intellettuale su cui sono stati affondati milioni, milioni e milioni di dollari di marketing, a volte anche a scopo disastroso. Ma Superman è una di quelle pepite che non svaluteranno mai. Soprattutto perché da tempo ha trasceso i vari media che lo consegnano a noi, ed è entrato nella coscienza collettiva del nostro mondo, del nostro pianeta. È giunto sulla terra, trasportato da un’astronave, ultimo discendente di una civiltà volta alla fine. Mosè venne lasciato alle acque. Superman venne lasciato all'insondabile universo. La sua è una storia carica di predominanti riferimenti alla cultura ebraica, miscelati con un prodotto mai visto prima, è un’alchimia con pochi precedenti nella storia, alla pari della trilogia dantesca, o dei racconti della mitologia antica.

Superman è stato ampiamente sfruttato da Cinema e Televisione. La prima trasposizione televisiva/cinematografica di Superman è del 1940, neanche due anni dopo il concepimento. Questo significa anche che ognuno di noi ha ormai ramificato nella sua mente la propria

generazionale rappresentazione di Superman. Quelle che vedete qui a fianco sono solo alcune delle più famose rappresentazioni di Superman uscite fuori dal contesto del fumetto, ma ne esistono tantissime altre. Esaminare l'Uomo d'Acciaio nel corso dei suoi ottanta anni di vita rivela che tutto ciò che lo riguarda esiste in uno stato di perpetua flux. I particolari della sua origine e della sua potenza vacillano selvaggiamente e, nelle cronache del tempo, sempre più marcatamente. Anche il suo carattere si è evoluto in modo costante. Nei suoi primi anni di vita, Superman è stato il nostro fratellone protettivo, con la testa calda. Ha trascorso gli anni quaranta ad assumere il ruolo del nostro distante e freddo padre; si è trasformato negli anni sessanta e settanta in nostro zio, perplesso e fuori mano; ed è persino diventato, negli anni novanta, il nostro cugino malinconico.

Ma anche la galleria dei suoi antagonisti è cambiata. Nei primi anni di vita, Superman è stato come un missile balistico che fronteggiava banali coltelli, così come lo scrittore Jerry Siegel ha lasciato che il suo sorridente Uomo d'Acciaio sconfiggesse piccoli teppisti, delinquenti prezzolati e strambi. Solo successivamente Superman cominciò a fronteggiare avversari alla sua altezza, come scienziati pazzi armati di gadget letali.

Altri tempi rispetto quello cui siamo oggi abituati. Così come è molto diverso Il Primo Vero Superman, quello concepito dalla mente dei suoi veri creatori, due ebrei che molto probabilmente a livello inconscio, avevano trasposto una storia ancestrale a loro molto vicina (quella di Mosè) per un tentativo offuscato di affermazione in un epoca in cui sembrava fosse stato scientificamente confermato che esistesse realmente una Razza Superiore, e che fosse quella ariana. Per contrappasso, come esisteva una razza migliore, doveva per forza di cose esistere anche quella peggiore. E all'epoca era facile additare la razza ebraica (in quanto la Storia ci mostrava 'il fallimento' di questo popolo, tenuto in considerazione al pari degli zingari [senza offesa per gli zingari]), era sulla punta della lingua di tutti: una bomba dormiente che aspettava di esplodere.

Ma nella sostanza primordiale, quel che resta inarrivabile è l'essenza stessa di Superman: un extracomunitario che ha perso la sua casa, il proprio popolo, quindi sbarca sul nostro pianeta, e addirittura ci salva. Un parallellismo assurdo, per una storia eccezionale. L’assioma con il popolo ebraico che ha perso tutto e che cerca una patria che lo accolga, non è solo una congettura figurata, è un tentativo di affermarsi. È il sogno covato dai due giovani ragazzi ebrei che lo hanno creato.

E la Volontà di Siegel & Shuster è arrivata a creare qualcosa che, se non è un Dio, ci è parecchio vicino. Un essere in grado di distruggere il nostro pianeta solo battendo le mani, ma che, invece di sterminarci, sceglie di amarci, e per questo ci protegge.

È vero che Superman evolve in base alla nostra cultura storica, eppure l'unica cosa che di lui è rimasta sempre intatta, inviolata, da Action Comics n. 1, è la sua motivazione. Questa motivazione è al tempo stesso la più semplice di tutte e la più difficile da disfare: Superman è un Eroe. Punto.

Più in particolare:

1. antepone i bisogni degli altri a quelli suoi.

2. non si arrende mai.

Ed è un SuperEroe perchè:

3. ha qualcosa che lo rende diverso dagli altri: i Superpoteri.

Questi sono gli attributi essenziali, gli elementi di una storia di Superman. Senza di essi non avremmo Superman, ma qualcos'altro.

L'uomo d'acciaio resta la figura più riconoscibile del 'genere supereroe'. A parte i disastri cinematografici della Dc Comics, Superman è stato il promotore del genere, quello dei 'supereroi' che continua a dominare il mercato dei fumetti e dei box office.

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