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L'uomo che poteva sconfiggere Superman.

Aggiornamento: 26 gen 2020

E Venne Will Eisner!

Della DeWitt Clinton High School ne abbiamo già abbondantemente straparlato nei numeri precedenti. È una scuola del Bronx attualmente esistente che vanta oltre 200 laureati di fama mondiale, tra cui i drammaturghi Paddy Chayefsky e Neil Simon, gli attori Burt Lancaster e Judd Hirsch, i compositori di Broadway Frank Loesser e Richard Rodgers, lo stilista Ralph Lauren e il deputato Charles Rangel.

Ed è anche lì dentro che si forma, per un arcana coincidenza o per legami di confraternite di qualsiasi tipo e genere, a cui attualmente non c'è dato di accedere, qui si permea e ramifica l'essenza degli uomini che saranno fino ad oggi rinomati come fondamentali per l'essenza stessa dei Comics, del bande dessinees, dei fumetti, dei manga, insomma di tutte le forme artistiche che si riconducono a quell'unica basilare forma espressiva in modo più o meno similare.

In quel periodo, il 1936, se frequentavi la DeWitt Clinton High School infatti, potevi ritrovarti come compagno di banco un goliardico Bob Kane, un fin troppo taciturno Bill Finger, o l'eccentrico Stan Lee. Ma anche l'esuberante Will Eisner, un'altra leggenda vivente, appena riconosciuto a livello mondiale come il Padre della Graphic Novel. Non che abbia inventato il genere; altri lo hanno preceduto. Ma nessuno aveva la sua padronanza dell'arte sequenziale, ovvero la capacità di raccontare una storia umana con immagini e dialoghi sia convincenti, che avvincenti.

Promettiamo ai lettori che affronteremo l'interessante argomento della DeWitt School del Bronx in un esaustivo articolo di prossima uscita attualmente in preparazione, e torniamo quindi all'argomento del nostro articolo.

William Erwin Eisner, figlio di immigrati ebrei, si considerava un amalgama perfettamente

ripartito dei geni materni e paterni. Sua madre, Fannie, i cui genitori erano fuggiti dai pogrom della Romania, era una persona pratica. Fu subito d'accordo con il presidente Coolidge, gli affari in America erano affari. Suo marito Sam, che veniva da Vienna, sognava una carriera artistica nel Nuovo Mondo. A quanto pare, trascorse la sua vita a dipingere scenari per i teatri vaudeville e yiddish, fin quando riuscì a trovare un lavoro.

Will, il maggiore dei loro tre figli, è nato nel 1917. Ha mostrato subito le sue capacità, scarabocchiando appena sceso dal seggiolone, e in seguito fornendo brillanti illustrazioni per il giornale della scuola.

Mentre era studente alla DeWitt Clinton, l'ombra della depressione era addosso l'America. Mentre Sam Eisner vedeva sparire i propri ultimi risparmi in un fallimento bancario, Will era ossessionato dall'aspetto surreale delle “persone con cappotti Chesterfield, colletti di velluto, cappelli a bombetta, scarpe di marca, che stavano in piedi davanti Wall Street, con una scatola arancione in braccio, vendendo mele cinque centesimi l'una. Erano scene strane, quasi teatrali. Le persone che avevano una macchina nel cortile, una macchina molto buona, non potevano guidarla perché non avevano i soldi per la benzina. E non potevano neanche venderla. Ma insistevano a non volersi arrendere.

Eppure, anche nel momento più buio della città di New York, apparve un barlume di promessa. Mentre le riviste pulp sbiadivano, un nuovo tipo di periodico stava avanzando per prendere il loro posto: il Comic. Quel nome era un termine ormai improprio: infatti i 'Comic' (strip) che apparivano sui giornali, come Dick Tracy oTarzan , presentavano avventure strabilianti, presentavano le gesta di eroi ed eroine senza nulla di divertente. Eisner era interessato a unirsi alla schiera di artisti di comics, ma quando fece il giro degli editori all'epoca in circolazione, incontrò una serie di rifiuti.

Solo Jerry Iger, trentesimo editore in circolazione con un nuovo fumetto versione tabloid, Wow, What a Magazine! , era disposto a scommettere su quel ragazzo sfacciato e talentuoso. Assunse Eisner per disegnare e scrivere le sue strip. Una di queste, Il capitano Scott Dalton , era incentrato su un inseguitore sfrenato di rari manufatti antichi, anticipando Indiana Jones di almeno 50 anni.

Su Wow compare la prima importante serie di Eisner, Hawks of the Seas. Il protagonista era un famigerato e aristocratico pirata, così veniva definito dalle autorità repressive, in realtà un rivoluzionario che aveva dedicato la sua vita per le cause della libertà e della giustizia.

La serie presentava un bucaniere simile a Errol Flynn, due anni prima cheil vero Errol Flynn in carne e ossa recitasse in The Sea Hawk , un film che resta ufficialmente indipendente dalla striscia di Eisner. Almeno sulla carta. E per gran parte della sua breve esistenza in Hawks of the Seas, quell'eroe fu chiamato appunto The Hawk, "Il falco". I lettori non hanno mai visto chiamare The Hawk un altro personaggio della serie, sebbene il nome nel titolo della serie fosse al plurale, Hawks, dentro c'era un unico "Hawk". In spagnolo (la maggior parte della diffusione del fumetto era all'estero, e la versione in lingua spagnola è stata raccolta sul fumetto Paquin in Sud America) era chiamato "Aguila Azul" ("Blue Eagle"). Per questa serie, Eisner usò lo pseudonimmo di, "Willis B. Rensie". L'adolescente Eisner lo aveva presentato all'editore SM "Jerry" Iger all'inizio di quell'anno, e Iger lo pubblicò nel suo Wow Comics (che non avrà alcun legame con il Wow Comics che iniziò nel 1940 della Fawcett con Mr. Scarlet visto nei primi numeri).

Purtroppo, il sottofinanziato Wow durò solo quattro numeri, ma nel giro di un paio d'anni, Eisner e Iger erano in affari insieme, con Iger che gestiva principalmente il business e Eisner principalmente dal lato creativo.

Fino ai suoi ultimi 30 dollari, Eisner era abbastanza disperato da considerare tutte le offerte. Una di queste, ha ricordato lui stesso, proveniva direttamente dall'ambiente mafioso "con tanto di anello da mignolo, naso rotto, camicia nera e cravatta bianca, che sosteneva di avere diritti di distribuzione esclusivi su tutta Brooklyn".

Il delinquente offrì a Eisner tre dollari a pagina per illustrare la "Tijuana Bible": versioni X-rated di fumetti affermati, con i protagonisti mostrati in esplicite scappatelle sessuali. Eisner ha preso in considerazione l'offerta per diversi giorni prima di rifiutarla. Ha definito quel rifiuto "una delle decisioni morali più difficili della mia vita".

A questo punto, Eisner era a terra e Iger era fuori. La differenza tra loro era che Eisner aveva appena iniziato a sognare.

Nel 1937, persuase il suo ex capo ad entrare in affari con lui con un packager, ovvero creando una struttura che potesse produrre strips per la Syndacate e Comics per la National, per la Fox Comics, la Fiction House e a tutti gli altri editori sul mercato. Iger avrebbe gestito il marketing; Eisner si sarebbe incaricato della scrittura e del disegno.

Completamente finanziato da Eisner, affittarono una stanzetta a Tudor City, nel centro di Manhattan, e scrissero EISNER & IGERS sulla porta. L'anno precedente, la forte depressione avrebbe scoraggiato i clienti dal cogliere l'occasione per una nuova attività; l'anno seguente invece ci sarebbe stata fin troppa concorrenza. Gli sforzi dell'azienda nascente erano più che ragionevoli (5 dollari a pagina), eseguiti con talento e promossi con vigore. All'inizio, Eisner non era solo il principale artista e scrittore, ma era proprio l'unico, sfornando cinque diversi fumetti con cinque nomi diversi, tra cui Erwin Willis e Willis B. Rensie ("Eisner" scritto al contrario).

All'aumentare delle vendite, le commissioni aumentavano e i dipendenti venivano assunti. Bob Kane, un altro figlio di immigrati ebrei, venne ingaggiato per illustrare un knockoff della Disney chiamato Peter Pupp . Il resto è una Storia che abbiamo già narrato qui e che porterà alla nascita di Batman, l'Uomo Pipistrello. Tra gli altri assunti di Eisner c'era il diciassettenne Jacob Kurtzberg, che in seguito divenne Jack Curtis e che successivamente, dopo aver lasciato la compagnia, si fece chiamare Jack Kirby. Sotto quello pseudonimo, ha contribuito a creare una serie di supereroi, tra cui Capitan America, l'Incredible Hulk e gli X-Men.

Ma Eisner non era tuttavia un talent scout impeccabile. Quando Joe Schuster e Jerry Siegel gli inviarono alcune idee per una nuova striscia, lui le rifiutò con freddezza, dicendo loro, come ha successivamente ricordato, che "non erano pronti a venire a New York" e che "il loro stile non era ancora professionale. "E così", scrive il biografo di Eisner, Michael Schumacher, "in uno dei pochi passi falsi giganti di una carriera caratterizzata da forti istinti e giudizio, Bill Eisner abbatté Superman".

BREVE NOTA: Calza a pennello l'analisi precedentemente tracciata del profilo di Bob Kane, scaltro affabulatore, contro gli ingenui Siegel & Shuster. Kane riesce ad autopromuoversi, ed a ottenere il posto.

Nel 1937 Will Eisner e S.M. "Jerry" Iger crearono Sheena, Queen of the Jungle, che debuttò sulle pagine della rivista britannica di Joshua B. Power Wags n.1. Per nascondere il fatto che lo studio era composto solo da loro due, il duo firmò le strisce di Sheena con lo pseudonimo "W. Morgan Thomas". Eisner disse che una ispirazione per il nome del personaggio fu la dea della giungla She, o La donna eterna del romanzo del 1886 di Henry Rider Haggard.

Sheena introduceva caratteristiche inedite: una lunga chioma bionda e fisico da pin-up, fu la prima "ragazza della giungla" a indossare un audacissimo (per l'epoca) bikini di pelle di leopardo, che presto sarebbe diventato un cliché. Per assicurare che Eisner e Iger potessero prendere la strada sopraelevata quando lo desiderava, la compagnia produsse anche versioni letterarie a fumetti di Il Conte di Monte Cristo e Il Gobbo di Notre Dame.

Ma quando sembrava che la barca Eisner & Iger viaggiasse a gonfie vele verso un futuro paradisiaco, il destino li aspettava al varco per cambiare ogni cosa. E Will Eisner dovette vedersela con Superman personalmente...


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